lunedì 11 gennaio 2010

Pedofili e consulenti INDAGATI: lo stato dell'Arte



MACTE OCIO: appunto. Un avvertimento in un latino condito al greco medioevale per informare che questa brutta storia "Macchia". Un avvertimento tutt'altro che incomprensibile anche per il volgo.

E' utile a questo punto ricapitolare i rapporti e le relazioni dei promotori dei gruppi e delle pagine Facebook contro Morandi, per una attenta valutazione dei contenuti pedofili.

Avvertenza: la mia indagine ricomprende un arco temporale di circa 2 anni e 1/2 e conterrà soprattutto documenti. Nota: i commenti dell'omino dei mersh mellow rendono lurido soltanto lui.


Lo sfruttamento del Centro elettronico di Università di Napoli.

Il 17 dicembre 2004, alle ore 9,21, lo staff di Azzurra.org dava l'avvio al test link del server Unina, di proprietà dello Stato presso Università Federico II di Napoli. Il server sarebbe rimasto online per 4 anni fino al periodo ottobre/novembre 2008 e delinkato solo grazie all'impegno di Loredana Morandi e della stampa napoletana.

Tutto questo materiale è online, io lo salvo periodicamente proprio per accertare le responsabilità civili e penali di chi ha usato un server di proprietà dello Stato Italiano per fare pornografia.

Come io ho appreso di Unina: Grazie alle minacce di Giametta Fatima alias "Lula" e al suo "eccezionale" ban dalla rete IRC Azzurra.org, operato proprio sul server Unina al quale io ero del tutto "casualmente" connessa.





La pornografia di PVF, il parco giochi di Selargius - Cagliari.

Non poteva che preoccuparmi l'attività posta in essere dai titolari del sito SessoChannel.it: l'acquisizione della crew di post produzione illegale legata a Giacomo Sorbi (Third_Eye) e a Gianluca Dallaturca (BiagioIlMistico / Gianlucailgrifone). Soprattutto per l'interesse sulla banda e sulla potenza di raw hunter (cercatore di raw - i file originali) di Julian Kachini, albanese titolare di un internet point su Brescia (Orochimaru83, OroSaiwa, OroEcchimaru, Alto-kun, ecc..), registrante del dominio Shinsei-Kai.biz.

E' impossibile non definire come "affetto da perversioni" il branco che costituisce la crew, anzi esso è oggetto di "pettegolezzo" nel mondo del fansub e notissimo per gli "annali" delle performance "sessuate" dei propri animatori, le famigerate "Chan Tales" (1° risultato su 71.000 via google). Una preda "utile" per l'acronimo pro pedofili omosessuali del sito di Selargius.

Prodezze tanto famose da "costringermi" a monitorare periodicamente quel chan e a scoprirvi a settembre 2008, proprio i tre personaggi dell'acronimo PVF di SessoChannel.

Visibili in questa immagine: i signori "_P_" (conosciuto a Barbara Visconti di Radio Mondo Web e non alla Morandi) e la schiava di P, alias Vanilla(P), ovvero due parti dell'acronimo PVF - "Plain Vanilla Faggot", in cui la effe è quella di Francesco Meloni, il nome collettivo della Promotux Snc registrante del dominio SessoChannel.it ospitato dai server di Tiscali Spa, l'unico della triade conosciuto alla Morandi.


http://lunadicarta.ilcannocchiale.it/mediamanager/sys.user/10721/Immagine13.09.08rit.jpg

questo screen è stato catturato in data 13 settembre 2008, a seguito di ciò avrei chiesto e ottenuto l'identificazione personale di Sorbi e di Marta Girardelli dalla Questura di Lucca.

http://www.giustiziaquotidiana.it/public/2009-09-08_001817_unannofa_1.jpg

e qui i due titolari P e F


Chi vi ricorda!? Ma Duna, naturalmente.

Una rassegna dei nomi e degli scritti delle porno animatrici delle chat di SessoChannel, la cui lettura non lascia dubbi sulla provenienza di Dunadicacca, al secolo Anna De Natale di Bari.




Le altre - Lidia Undiemi, siciliana

Il menù pronto di Francesco Meloni, Giovanni Battista Gallus e del porno attore Giacomo Sorbi è visto e rivisto su Facebook, che trova le sue attrici principali in Helene Benedetti e Antonella Leone (la donna del porno shop di Barletta).

Ma ce ne sono delle altre che scrivono come Anna De Natale, anche supportate da precedenti rapporti dei loro studi legali (Danilo Tipo di Caltanissetta, suoi i rapporti con la mia clonatrice "Dunadicacca"), come la siciliana Lidia Undiemi: Identica nei contenuti a quanto scrivono la De Natale, Sorbi, Meloni, Dallaturca e altri simili sporcaccioni tra cui i pedofili Sissimo Neuro, Maxi Fasso e Massimo Piscopo.

Infatti l'insulto rivolto a come io educo i miei figli è stato creato per quelle donne, che abitualmente vestono una falsa moralità. Una menzogna che non corrisponde affatto alla realtà, perché io sono Artists Against War Italia e Giustizia Quotidiana da sette anni e se per caso i miei figli dovessero subire una aggressione di qualsiasi tipo sarebbero centinaia e centinaia le persone a muoversi in loro difesa. Lo vedrà presto proprio la De Natale sulla sua pelle.


Leggi i contenuti della email di Lidia Undiemi
clicca sull'immagine per allargare



La De Natale, la Undiemi e i rapporti con Stefano Zanetti

I rapporti con Stefano Zanetti con Sorbi, Dallaturca e la De Natale sono consolidati da più di un anno, sono documentati in rete a far data con il 13 novembre 2008, come visibile dagli screen che seguono:


Premesso che: io sono collegata al web esclusivamente per lavorare, sbrigare la posta o per informarmi e fare informazione. Di seguito il "commento" del signor specialista, Stefano Zanetti alias "il giustiziere" indagato per subornazione di testimoni in quel del processo a Pino La Monica, sulla mia persona visibile online a questo link.



Gli Avvocati: Danilo Tipo di Caltanissetta

Assume così tutto un altro aspetto la lurida lettera di un avvocatuccio di Caltanissetta, pubblicata sia da Giuseppe Di Spirito, che dalla triade delinquente Sorbi - Dallaturca - De Natale (il post è a firma Bird, alias Giacomo Sorbi). Tutte persone ben consapevoli dei propri rapporti con chi falsifica i processi in Tribunale ai danni delle vittime.


Lo stesso blog che nell'ottobre 2008 mi avrebbe impartito la "prima minaccia di morte".


E sul blog del Comitato ATU in cui si fa grande sfoggio dell'uso dell'immagine pubblica dei Magistrati coinvolti loro malgrado nell'affare ai danni di Loredana Morandi, Felice Lima (informato dalla Stampa di settembre 2008 sui fatti di Unina) e Giovanbattista Toma (sui miei tabulati telefonici durante la sostituzione di Loredana Morandi in sala al convegno di Caltanissetta e di tutto informato, anche in seguito).


Giovanni Battista Gallus di SessoChannel.it


Di questo avvocato è nota soprattutto la battaglia persa di Pirate Bay (sentenza Corte di Cassazione 49437 del 2009), durante la quale ha denunciato la Guardia di Finanza e il Pubblico Ministero che avevano ottemperato al sequestro. Oggi resta consigliere di DDUniverse e del comasco Roberto (Myhead), che si avvia ad una rapida fine con la attivazione di un proprio server tracker.

Quello che in subornazione del testimone Loredana Morandi contro la Top Host Srl, gestore di fatto del server Unina, contro gli amministratori fraudolenti del server universitario e per la privacy di una Società in Nome Collettivo il cui nome è "pubblicato" presso la Camera di Commercio di Cagliari ed esercente nel settore del Porno commerciale, nonché gestita dall'acronimo pro pedofili omosessuali PVF (plain vanilla faggot è su tutti i siti del Boy Love Day) sarà storia della criminalità del web.


Dell'operato di questo signore vi posto quanto si evince in pornografia e distribuzione di video amatoriali e non direttamente dalle immagini associate al blog Dunadicacca, alias Anna De Natale.


Esatto: si tratta della mia denuncia alla Polizia Cantonale Svizzera all'avvocato del 24 dicembre 2008. Uno stalker più che un avvocato e lavora nella pornografia, che "rende" come dice sempre il prof. Daniele Minotti.


Urgente Salvataggio Magistrati

Domanda di Salvattaggio: secondo voi Totò Riina aprirebbe un blog per "sostenere" il magistrato Antonino Ingroia? No, ovviamente. Ma lui fa parte di una differente generazione ed è già al 41 bis. Allora a quale scopo l'hacker del Tribunale di Napoli ha attivato un gruppo facebook sulla persona di Felice Lima, se è ben consapevole che Loredana Morandi dimostrerà di aver raccolto le sue dichiarazioni in merito alla acquisizione "abusiva" dell'intero elenco di email del Ministero Giustizia, con una azione di hacking ai danni dei server del Tribunale di Napoli? Vedere qui.

Giustizia Quotidiana sostiene l'opera socio politico culturale e di informazione del dott. Lima da più di 1 anno e lo fa con estrema delicatezza ed eguale solidità morale. Come mai allora il blogger magistrato permette tutto ciò ai suoi danni?

PEDOFILI? CERTAMENTE
.

IRC PEDO GO di Maxi Fasso

Alla data dello screen sopra era già comparso l'inquietante venditore di menzogne e ideologo della pedofilia Maxi Fasso, clone del presidente della Prometeo Onlus associazione contro la pedofilia. Di seguito la sua piece più famosa.





(il blog di Maxi Fasso, il clone: Piedofilia: Blog l'Interno dell'Agnello)



(il blog di Massimiliano Frassi: Pedofilia: l'Inferno degli Angeli)


La persona che si cela in perfetto anonimato e connessione anonimizzata con il nickname "Maxi Fasso" è stato più e più volte denunciato dalla Associazione Prometeo, tanto che il primo sconosciuto della Polizia Postale di Milano al telefono con un estraneo ne rammenta il nickname.

A cura di Loredana Morandi è la denuncia circostanziata della Associazione MOIGE, Movimento Italiano Genitori, per la divulgazione delle password dell'hacker ai fini di defacciare con nuove porcherie il sito appena hackerato. Testimone della denuncia di Loredana Morandi: ANSA, che nella notte dell'hacking fornì al dipartimento di Polizia Postale gli estremi della denuncia come forniti dalla stessa e confermata in seconda battuta dal Moige.



http://photos-c.ak.fbcdn.net/hphotos-ak-snc1/hs215.snc1/8219_134451639894_129034644894_2548506_8075542_n.jpg

La scoperta dei rapporti tra l'informatico ATU Luigi Amico di Caltanissetta e Maxi Fasso è recente, ed è l'ennesima riprova dei solidi rapporti tra gli ATU e il circuito che io definisco "del Porno/Pedofili.


Vittorio Apolloni e l'apparato legale pro pedofili "Falsi Abusi".





Non poteva mancare a Facebook il capo bastone storico delle falsificazioni sugli abusi ai danni dei minori.

Non ho dubbi, anche lui, che si traveste da Maxi Fasso per insultare Massimiliano Frassi della Prometeo Onlus, mi odia. Io invece non provo nulla nel divulgare nota della sua presenza raccapricciante su Facebook. Lo ritengo un dovere d'informazione nei confronti dei miei lettori.

Anche Vittorio Apolloni, padre di Valerio condannato per reati di pedofilia compiuti nell'asilo nido di Torino dalla Suprema Corte di Cassazione, è indagato e/o fors'anche sotto processo. Da questo una giustificazione alle lunghe assenze di Maxi Fasso dal blog. Stante siano più che note le sue attività dolose ai danni di Loredana Morandi e il suo proverbiale cerchio bottismo.

E' lui infatti a pubblicare il famosissimo post: "Server Unina in down? No è solo una manutenzione" del settembre 2008. Alla resa dei fatti il server universitario partenopeo fu realmente delinkato oltre un mese e mezzo dopo ed a seguito della pubblicazione degli screen dei tanti "bot per il file sharing illegale" a cura di Loredana Morandi.


Un colpo al cerchio e uno alla botte.


Massimo Piscopo e Shotacat



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Facebook mi ha riservato tante nuove possilibità di indagine e questi signori, tra i quali alcuni sono già indagati come Stefano Zanetti, sono presenti in massa a dar mostra di se.

Questo tizio ha grande inventiva e a dir suo, circola anche negli ambienti di Macchianera, ma a me non interessa indagare perché quel che fa' il Massimo Piscopo (il nome è probabilmente falso) è di maggiori proporzioni ed apre ad un mondo, che è TUTTO PEDOFILO.



E naturalmente è anche sul profilo di Giuseppe Di Spirito ed iscritto al "nuovo" gruppo, insieme ad un certo Tiziano Dalfarra, autore del gruppo più violento ai danni di Loredana Morandi, un uomo che si emoziona per le "quindicenni".


http://mypetjawa.mu.nu/archives/staypuft_marshmallow_man.jpg

Che cosa cerca quindi l'omino dei Marsh Mallow, che in luogo pubblico motteggia sulla pedofilia e incoraggia tutti i suoi nuovi amichetti ? A me non ha proprio nulla da insegnare, ma lui a cosa mira? Questo io domanderò alla Autorità Giudiziaria.

Da notare: con costante attenzione sto monitorando anche le persone influenti che accedono alla pagina e al gruppo. Solitamente la disiscrizione è immediata.

Ma c'è anche CHI si accompagna a queste persone intenzionalmente.

Gioacchino Genchi, per esempio. Il nuovo amichetto del pedofilo Maxi Fasso.


Si, certo. Sono estremamente spaventata, quando il più grande ricattatore fallito si pone in modo così evidente dalla parte della criminalità organizzata e quando le sue dichiarazioni provocano l'immediata pubblicazione delle fotografie dei miei figli e la contestuale molestia.

Per questo io lo denuncio.


Soprattutto perché è in buona compagnia in un luogo virtuale ma socialmente concreto relativamente a reati via web dove ci sono tutti: da Maxi Fasso a Giuseppe Di Spirito.

L'indagine è sempre del PM, cioé di colui che indaga, così credo che sia falso TUTTO quel si racconta a bordo del noto "carrozzone" pseudo politico.

Oppure l'omino dei marsh mellow non si sarebbe fatto fotografare insieme al pedofilo e/o insieme all'internet point albanese, che esige cifre tra gli 80 e i 150 euro ad email per il Permesso di Soggiorno agli extracomunitari di colore e rifornisce i venditori di dvd contraffatti di Brescia, Bergamo, Como e Milano, nonché i suoi corrispondenti in Albania che hanno una adsl pessima e non accedono alle reti internazionali del peer to peer.

Tutto questo, oltre allo sposare le minacce di morte a Loredana Morandi.

Luigi de Magistris NON avrà il mio voto di Cattolica.

No ai Pedofili nelle Istituzioni Pubbliche.
No all'Istigazione a Delinquere di Italia dei Valori.


Loredana Morandi

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