martedì 29 settembre 2015

giovedì 6 agosto 2015

From: Loredana Morandi


Loredana Morandi
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domenica 5 febbraio 2012

Adiantum: i siti della Geobox.IT Non sono in Olanda

https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjjU2wA5GAhAsL8ATHD4uVvLtZDrE2ljlNo2CGhEYMrVvmOEu7MY-CrYUDwRCL8w6Q6ty56GfWh66wwrPtWUPHEjdNW_q6hSDcJyveXrYLs6Ck3M02JVurwmuUhyphenhyphenzDeLlBifIqE-I28bGA/s1600/2012-02-02_123134.jpg


Gentili lettori e Amiche lettrici,

da alcuni giorni aprendo uno qualsiasi dei siti web che propugnano la P.A.S. (sindrome di alienazione genitoriale), in questo caso "DirittoeMinori.com", si apre una schermata del browser Mozilla Firefox, che avverte del tentativo di accedere ad una connessione non sicura.

Mozilla Firefox è un browser di navigazione web molto evoluto e contiene un automatismo, il poliziotto anche a tutela dei minori, che come nel nostro caso legge il "certificato di sicurezza" del sito di cui voi avete richiesto l'accesso e vi avverte della NON affidabilità del sito stesso.

Non aprite quella pagina, perché il fornitore del certificato di sicurezza è iscritto sulle principali black list a tutela dei consumatori contro lo spam commerciale, casinò online, pornografia anche a carattere minorile, ecc.. e questo vuol dire per voi il rischio effettivo che il vostro indirizzo telematico possa essere registrato, voi identificati e fatti oggetto di numerosissimi fastidi (hacking commerciale).

In basso nell'immagine potete leggere una duplice specifica, la quale vi informa che l'utilizzatore è un hacker: infatti 1) il certificato è "autofirmato" 2) ed è valido solo per l'IP del sito ubicato a questo indirizzo numerico telematico http://188.121.62.95 .

Abbiamo sotto gli occhi gli effetti di un business telematico che corre sulla punta della lama della legalità, abusato in questo caso da un hacker che ha stipulato un solo oneroso contratto e che lo utilizza (chissà!) forse per altre centinaia di siti web, in danno anche alla società fornitrice del servizio.

Mesi orsono abbiamo documentato qui i numerosissimi domini registrati dalla società Geobox.IT sul tema della PAS, ivi compreso l'ultimo datato 26 gennaio 2012, in danno ad una associazione nazionale a tutela dell'infanzia. Siamo pertanto certi che il sito DirittoeMinori.com è stato registrato dalla società fiorentina e si trova in Italia, ubicato sui server di proprietà di una nota società di hosting, perchè ce lo conferma il nome a dominio con estensione italiana puntato sui dns (indirizzo fisico) del medesimo databaase contenutistico.

Ma cosa è successo al certificato del dominio commercial??? Vediamo i due whois per capire come mai il nostro browser non può identificare il sito web:

DirittoeMinori.IT del 20/05/2010, intestato alla Geobox.IT Srl, in Blu

https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgbsLJhOWZSIsKwYckbzlcJ5taF3_A2K1WG6MzggxHOSFh3SfKaPE5bp96261RtBWErlvaQVN0VE9hvYuBirAWFtJvnesgIewJ428mHQLsUC8sjpk_pwenaeC6A4IoNb1d2tEpMBHRtzh0/s1600/2012-02-02_140341_dirittoeminori_IT.jpg

DirittoeMinori.COM del 9/12/2011, in Rosso, registrante all'estero

https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhRPvks0tPIQT4ZlttKL6a4WgbNew0HnRMx3FpKBm8cswnX7TJlMf78SQHzPeDFEw-Ffvib2_BYQta1rdQOp1rUvvTkZLLRAh2vIVvgXoa6EU4dQERLULuHXghxK1vQC9gaCShADwiGECc/s1600/2012-02-02_140104_dirittoeminori_com.jpg

Strano, direte voi! I due siti che aprono lo stesso database di contenuti pro PAS (sindrome di alienazione genitoriale) appaiono intestati a due società diverse: una in Italia, la Geobox.IT iscritta alla Camera di Commercio di Firenze, l'altra negli Stati Uniti che risponde alla casella postale:

P.O. Box 821650 - Vancouver, Stato di Washinghton - WA 98682 - U.S.

Più semplice a dirsi, che a farsi. Infatti la società Geobox.IT Srl di Firenze ha stipulato un contratto commerciale per l'anonimizzazione del proprio nome di Registrante sui Domini che amministra con la società americana PrivacyPost.com.

La società americana dello stato di Washinghton è immediatamente identificabile proprio grazie a quella unica e sola casella postale, in quanto la stessa appare su centinaia di altri siti web.

NON E' FINITA QUI...

No, perché, ai fini di ritardare la propria identificazione e contestualmente ogni atto a carattere giudiziario, che potrebbe pervenirle a seguito delle ben note attività di clonazione, stalking e diffamazione ai danni di numerosi operatori dell'antipedofilia e della tutela dei Minori in genere, la società Geobox.IT Srl di Firenze ha stipulato un contratto anche per la anonimizzazione degli indirizzi fisici dei database dei numerosi siti web del circuito "Falsi Abusi e Pro PAS".

Noterete che in entrambi i whois è letteralmente nascosto "l'indirizzo fisico", ovvero l'IP, del sito web che abbiamo preso come campione per la nostra ricerca.

https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhuWEIwcTMorTwp-T-NZP8QmxSKvDU7IP6Iqeng_4gPm92Obf9HJnKAmuv9UrZIA_hxbCfZ-EaPhQ_7cR2GuSFIF29OOMPjIKmI8nT-wCaHUEszXyw4tofjnvh1pQJFGoYqrpC5Qw5EUsQ/s1600/2012-02-02_144248_falsi_dns_netherland_olanda.jpg

La vera ragione per la quale il certificato di sicurezza del sito non è attendibile è perché il browser del vostro computer legge i DNS come ubicati in Olanda, anche se NON è vero!

Verificate con i vostri occhi a questo link:

http://toolbar.netcraft.com/site_report/?url=www.dirittoeminori.com

Anche in questo caso siamo di fronte ad un servizio acquistato con denaro sonante dalla società web fiorentina di via G. D'Annunzio tramite terzi o direttamente presso la "Special Domain Service Inc", una società del gruppo GoDaddy, che letteralmente fornisce un servizio tale da nascondere l'indirizzo fisico del database sostituendolo con un IP fittizio ubicato in Olanda (NL), ed intestato ad un prestanome/società collegata così identificato:

Will Regg, address: H.J.E. Wenckebachweg 127 - 1096 AM Amsterdam


DANNEGGIAMENTI A LOREDANA MORANDI

E' interessante come tutto quel che fa la Geobox.IT si riveli in "oro", per non dir vile metallo o addirittura denaro contante.

http://www.giustiziaquotidiana.it/public/2011-11-10_104509.jpg

Già alcuni mesi orsono avevo rilevato la strana e sospetta attività di un utente "olandese", ne parlo infatti in un articolo del 10 novembre 2011, in quanto l'attività dolosa posta in essere era quella di copiare e incollare sul mio sito GiustiziaQuotidiana.it delle pubblicità abusive.

Anche allora avevo rilevato la peculiarità dell'IP coperto da un servizio di anonimizzazione con indirizzo "olandese" e, mentre alcuni servizi basic registravano la nazionalità con la sigla NL, altri servizi di traceroute più sofisticati dichiaravano senza ombra di dubbio che l'utente fosse italianissimo. Tal quale all'odierno rilevamento in merito all'indirizzo IP dei domini della italianissima Geobox.IT.

Leggere qui:
Proxy che si leggono Italia

Oggi, con il senno di poi, sono libera di pensare che si trattasse di danneggiamenti volontari alla mia persona e di contestuali prove tecniche della società, che come tante altre piccole aziende del web pratica anche illeciti a carattere pubblicitario ai danni dell'utenza e/o, come nel mio caso, nei confronti della persona odiata e stalkizzata da 4 anni.

E' mera riflessione quella in merito all'eccezionale "cattivo gusto" della associazione del titolo, che persegue sempre e solo obiettivi di stalking, anche a carattere giudiziario, nega lancia in resta le affiliazioni storiche di personaggi noti come la Geobox.IT (attiva dal 2007 e nota a tutti i membri storici) se non addirittura "FalsiAbusi.it" e poi scrive comunicati stampa pieni di minacce e grevi di insultante inciviltà sulle azioni di calunnia dei medesimi negati membri storici. Chissà se l'impudente scrittore non concorra egli stesso e per primo per un bel reato di diffamazione? Io, cautelativamente, denuncerò anche tutti gli avvocati dello staff di dirigenza.

Leggere qui la minaccia di denuncia sugli accostamenti lesivi, quando è letteralmente opera impossibile coprire coloro che ti forniscono la piattaforma pubblicitaria di 100 siti web e 600 pagine facebook, come nella fiaba dell'idiota che tenta di nascondere la Luna con un dito:

https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjKgyD935F8_V0bTyg8l5MyQ1zuTw7jNc6mS86Jo10blE8dwWhTUpzge2oP_TV12GoTWZVQUGxZCVL_CdYmvdImxRECwOOYoCdrJVjQtMdwL0Sv4QTo3noKYMA0eBy_UbAHUAoTcSRU9ow/s1600/2012-02-02_160132_adiantum.jpg


E non v'è proprio alcun dubbio: io sono la ragione per la quale sono odiata.


Concludo dicendo che la PAS, lo strumento paramedico giudiziario americano per difendere i pedofili in tribunale, alla luce della Giurisprudenza della Repubblica Italiana è l'equivalente fascista della prima tentata legge razziale del terzo millennio, che costringerebbe TUTTI I GIUDICI minorili ad assoggettare SEMPRE il Minore conteso ad analisi psichiatriche invasive, tendenziose, fors'anche turbative e niente affatto dovute, ottenendo ai soli danni del Bambino o della Bambina un giudizio in perfetta violazione delle norme internazionali che sanciscono il Diritto dei Minori.

Dixit!

Loredana Morandi

lunedì 19 dicembre 2011

Affari Italiani. "Padri separati uniti contro le donne: boom di falsi siti, è allarme". La denuncia

Venerdì, 16 dicembre 2011 - 12:06:54

Gentile redazione,

faccio seguito all'articolo "Padri separati/Tre milioni sotto la soglia della povertà" (http://affaritaliani.libero.it/cronache/padri-separati111211.html?refresh_ce).

La pur buona pellicola televisiva di Rai Uno sulla vicenda del "padre separato" non vi induca nell'errore: Caritas ospita prevalentemente "genitori separati dai figli" tra gli extracomunitari o i comunitari soli in Italia per lavoro, quelli di fatto che si sottraggono al racket dell'impiego delle manovalanze in nero, ridotti in stato di povertà. I poveri "padri" sono così effettivamente separati dalle famiglie dai molti chilometri, che li separano fisicamente dal proprio paese di origine. Gli italiani hanno una incidenza minima, a Roma sono praticamente sconosciuti, mentre a Milano ce ne solo 5 o 6 in tutto tra i documentati che frequentino le "mense della carità".

Ciò è confermato inoltre dal dato fornito dalla ricerca Istat di recentissima pubblicazione, dedicata alle "condizioni di vita delle persone separate, divorziate e coniugate dopo un divorzio", che rileva come siano le donne a subire una involuzione economica personale e familiare dalla fine di un matrimonio. Altresì dal vostro articolo è scomparso completamente il contenuto del rapporto Eurispes 2011 sulla "condizione dell'Infanzia e dell'Adolescenza", cioè i figli, ad integrale favore di questi padri "certamente adulti" e interessati.

La mistificazione del dato della Caritas è manifattura di un pool di associazioni e di spregiudicati studi legali, interessati ad un obiettivo differenziato solo dall'oggetto statutario molto diverso da quello apparente e che non ha nulla di sociale. Le associazioni dei cd "padri separati" chiedono benefici per se stessi, gli avvocati mirano all'introduzione di una "mediaconciliazione familiare" obbligatoria che, come l'altra ormai in vigore, avrebbe come effetto immediato di far crescere a dismisura i costi di una separazione o di un divorzio per l'introduzione di altre professionalità da retribuire.

L'intero comparto associativo, invece, è coautore della campagna per l'introduzione della "sindrome di alienazione genitoriale", la P.A.S. (Parental Alienation Syndrome), con il ddl 957 - gemello "cattivo" del ddl 2454 citato dal vostro articolo - per la modifica della L. 54/2006 sull'affidamento condiviso, che ha la presunzione di inserire l'accertamento obbligatorio dell'esistenza di una presunta malattia psichiatrica, per altro priva di alcun avallo medico dalla comunità scientifica internazionale e non inclusa nel DMS IV (Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders, la cd bibbia della psichiatria) direttamente nel nostro ordinamento giudiziario.

E' utile ribadire che l'introduzione di un pregiudizio a carattere medico psichiatrico nel nostro ordinamento giudiziario subirebbe un primissimo stop in Aula con la pregiudiziale di costituzionalità, ma anche qualora fosse votata con la fiducia o a colpi di maggioranza perirebbe miseramente di fronte alla Suprema Corte Costituzionale alla prima occasione. La presunta malattia, infatti, è tale fornire uno strumento paramedico giudiziario per definire "alienato" il minore e quindi renderne inefficace la "deposizione in Tribunale". L'effetto dell'introduzione di una presunta malattia nel nostro ordinamento imporrebbe una riduzione immediata del Diritto del Minore, alla stregua di dichiarare inabili alla testimonianza tutti coloro affetti dalla sindrome di Down di ogni ordine e grado (e ve ne sono anche di laureati).

Non è un caso che la PAS sia stata usata con una distruttiva efficacia nei Tribunali americani solo per casi di violenza o abuso di minore nelle dispute di affidamento tra i genitori. Richard Gardner autore della teoria, psichiatra forense tossicodipendente ammalatosi di distrofia simpatica riflessa e morto suicida autoinferendosi numerose coltellate al petto e al collo con una mannaia da macellaio, ebbe dalla esperimentazione solo giudiziaria anche il ritorno di alcuni suicidi tra le vittime strappate al genitore protettivo e collocate dal giudice presso il genitore violento o abusante. Fortunatamente molti dei casi trattati da Gardner furono rivisitati durante lo scandalo e sanate situazioni di inenarrabile violenza ai danni di bambini e bambine. Coloro che negli states sono stati bambini vittime di Gardner oggi sono divenuti associazioni, che combattono strenuamente l'applicazione giudiziaria della teoria criminogena ai casi di pedofilia o di violenza familiare.

Allego le bozze del Rapporto Caritas pubblicato nel 2011 e i link per rivedere l'Indagine Istat sulle "nuove povertà" che conclama la povertà delle "Donne" giovani e con figli, nonché le relazioni redatte ai fini dell'Audizione presso la Commissione Giustizia al Senato sui due ddl scritte dall'Avv. Girolamo Andrea Coffari, presidente del Movimento per l'Infanzia, e dal Dott. Andrea Mazzeo, psichiatra e dirigente medico della Asl di Lecce.

Concludo con il ribadire mestamente che in tempi di grave crisi, quale quello verso il quale si avvia il Paese, la partecipazione mediatica ad una campagna che apre ufficialmente le ostilità tra i "generi" maschile e femminile può, a livello sociale, produrre gravi danni per la popolazione. Istat infatti rileva che il 75% dei genitori maschi non è in regola con il pagamento dell'assegno vitalizio per i figli e, considerando l'ampiezza del dato nazionale prodotto da Istat, è bene sospettare che si celi ben altro oltre alla povertà. Sussiste inoltre il rischio che da questa impietosa campagna nasca inoltre una nuova "affittopoli" di partito.

Vedere: http://it-it.facebook.com/people/Locmi-Odc/100002995830906

Pagine come questa che vi mostro sono esclusivo appannaggio mediatico delle organizzazioni descritte sopra e non rappresentano certo l'immagine di una Italia onesta e impegnata a risollevarsi dalla crisi, informo inoltre che i contenuti diffusi dalla pagina sono riprodotti da ben oltre 500 pagine facebook di poco differenti e un centinaio di siti web commissionati dalle Associazioni e dagli studi legali ad una società di marketing e web hosting fiorentina, la Geobox.IT Srl, il cui titolare è sotto processo presso il Tribunale di Firenze per gravi maltrattamenti familiari (il reato è stato determinato per effetto di una sentenza della Suprema Corte di Cassazione, a disposizione se occorre).

Inoltre, cosa gravissima fin in violazione della legge e contro la deontologia professionale di avvocati e medici cui è vietata la pubblicità, tutti i professionisti legati al circuito sono di fatto "pubblicizzati" da queste pagine e con ricca esposizione di indirizzi e altri recapiti.

Loredana Morandi, presidente associazione Argon - Rete di artisti contro le guerre, e responsabile della comunicazione del Movimento per l'Infanzia


Gli Allegati

ISTAT - CONDIZIONI DI VITA DELLE PERSONE SEPARATE, DIVORZIATE E CONIUGATE DOPO UN DIVORZIO

CARITAS - RAPPORTO 2010 SU POVERTÀ ED ESCLUSIONE SOCIALE IN ITALIA

OSSERVAZIONI MOVIMENTO PER L'INFANZIA SULLA PAS

ADIANTUM - I DOMINI AMMINISTRATI DALLA GEOBOX.IT SRL DI FIRENZE

Link originale all'articolo: http://affaritaliani.libero.it/sociale/falsi-movimenti-femminili-creati-da-padri-separati-contro-donne151211.html?


Gli screenshot

http://www.giustiziaquotidiana.it/public/2011-12-16_211602_AFFARI-ITALIANI.jpg

clicca per allargare l'immagine

http://www.giustiziaquotidiana.it/public/2011-12-17_135032_affari_italiani.jpg

clicca per allargare l'immagine

martedì 25 ottobre 2011

Immoralità dalla Rete: Una taglia per ritrovare Anna Giulia

Di Loredana Morandi (del 20/10/2011 @ 14:50:44, in Osservatorio Famiglia, linkato 28 volte)
Immoralità dalla Rete:
Una taglia per ritrovare Anna Giulia




La gestione strumentale della vicenda umana dei coniugi Camparini e della sottrazione giudiziaria della loro figlioletta ha raggiunto e superato la soglia dell'immoralità.

Ventimila euro per la "pelle" della piccola Anna Giulia, ormai fagocitata dal suo avvocato e dall'entourage associativo di uomini indagati, condannati o sotto processo per reati ai danni di minori o nei confronti di donne che hanno avuto la sfortuna di divenire le loro consorti.

La rassegna dalle persone che contano nel gruppo "Insieme per Stella", la bimba ribattezzata dalla redazione della trasmissione "Chi l'ha visto?", è da museo degli orrori.

Così, per non tediarvi troppo, sorvolo i casi dei parlamentari o politici amministrativi coinvolti in scandalosi festini con cocaina e transessuali e/o con denunce per il bunga bunga barese personale. A dirla tutta ci sarebbero anche i politici con storie personali di cattiva amministrazione: dal broglio elettorale, alla sanitopoli, affittopoli, parentopoli ecc.. marcatamente di destra o fuoriusciti di sinistra, ma non hanno storie particolari che interessino direttamente i costumi morali o più in generale il diritto di famiglia.

Il gruppo "Insieme per Stella" è soltanto una delle ormai circa 500 pagine false, che infestano facebook italiano. Un oscuro e psicotico pacchetto promozionale, mirato alla finzione scenografica di un associazionismo realmente inesistente, ottenuto con il credito millantato e l'abuso della credulità popolare e che, dopo i fasti di Falsi Abusi, ora è il paladino dell'import internazionale delle politiche di Nambla (North American Man Boy Love Association, gli orchi del Boy Love Day) in Italia. Colui che gestisce l'intero pacchetto è l'amministratore di una società di web hosting, già attiva nel commercio di pornografia online. Un uomo, attualmente sotto processo per maltrattamenti familiari, con la condanna già scritta e un iter giudiziario predeterminato da una sentenza della Suprema Corte di Cassazione, per mezzo della quale l'alta corte ha determinato l'esattezza del reato iscritto a suo capo dal pubblico ministero accertandola su dati di fatto.

I numeri delle risorse umane? Una ventina di persone di punta, tutti presidenti e presidentesse di associazioni vuote create con statuti copia - incolla. Poi un pugno di associati uso truppe cammellate tra ndagati, condannati o attualmente sotto processo. Personcine raccomandabili con imputazioni per stalking, percosse e altre violenze private ai danni delle donne e/o che sono rei di abusi ai danni di minori (in carcere: Sergio Murolo di Trentola Ducenta, il napoletano Enrico Perillo e i suoi due mandatari responsabili di omicidio, ed altri di famosi scandali a Torino o con condanne in primo grado fino a 9 anni e 9 mesi nella Reggio del nord).

Tra tutti spicca proprio l'avvocato dei Camparini, colui che si rende materialmente portavoce della offerta di una "taglia" per ritrovare la bambina, protetta attualmente dalle Istituzioni e da un tutore legale.

Cosa saranno mai 20.000 euro in bocca all'avvocato del pedofilo Enrico Perillo, un uomo finito in carcere con una sentenza a 15 anni di reclusione per aver seviziato una bambina come Anna Giulia, nonché il mandante dei due che hanno assassinato brutalmente la madre della piccola vittima, "Teresa Buonocore", a colpi di pistola, condannati rispettivamente a 21 e 18 anni di reclusione in primo grado di giudizio.

Cosa saranno mai 20.000 euro nella bocca dello stesso avvocato, che tempestava presso il capo della Procura contro la pubblico ministero del processo a La Monica, condannato in primo grado a 9 anni e 9 mesi per aver molestato altre bambine come Anna Giulia Camparini e reo accertato della detenzione di 399 file pedopornografici estremi sul suo computer, probabilmente soltanto perché l'ottima pm è donna.

Certo questi 20.000 euro avranno un ritorno milionario in pubblicità personale e associativa. Quindi, se è vero che la pecunia non olet, dobbiamo pur credere che questo denaro abbia una fonte reale.

Chi sarà mai il magnifico "finanziatore"? E ancora, a quale "specie" apparterrà?

I Camparini hanno già la difficile situazione di chi ha già tentato due volte contro la sorte. Ed entrambi hanno già riportato delle condanne per i due rapimenti della figlioletta, sottratta alla custodia stabilita dal Tribunale. Quale allora il progetto di offrire una taglia di 20.000 euro per rintracciare (ed ovviamente rapire per la terza volta) la bambina?

Quali e di quale entità sono gli interessi economici nel gettare al rogo questi due genitori esagitati?

Dagli articoli della stampa quotidiana online si evince che vi sia anche una donna ad amministrare il fantomatico "sostegno ai Camparini" del gruppo facebook, intitolato "Insieme per Stella". Di questa persona sappiamo soltanto che, pur essendo donna, ha sposato le politiche dei pedofili eterosessuali dell'Alice Day (il pride dell'orgoglio di questi orchi ricorre il 25 aprile e recentemente viene coperto a ricalco dalla giornata della "contro l'alienazione genitoriale") e la PAS. La stessa attuale generalessa del Diritto Familiare che pochi anni orsono, senza pensare un attimo ai suoi figli, avrebbe sposato in Comune una lesbica transessuale, salvo poi chiudere in pochi mesi ed a pubblicità esaurita la burrascosa relazione.

Questi sono gli interrogativi legati al caso Camparini. Sono fatti reali quelli ai quali io mi attengo.

Al candido lettore le preoccupanti conclusioni...

Loredana Morandi

martedì 22 febbraio 2011

Dai Falsi Abusi alle False Accuse. La vera storia del Web.

Dai Falsi Abusi...








Una piccola nota ai miei lettori per dare al web la "storia" del web.

Questo sito, l'orrore di centinaia di famiglie di minori oggetto delle attenzioni di pedofili in tutta Italia, è registrato a Torino e gestito da una società di Frosinone.
Ovvero è gestito dalla SeeWeb: il server associatosi ad IRC Azzurra.org durante la dura battaglia contro gli sfruttatori del centro elettronico universitario della Federico II di Napoli, i fondatori della Top Host Srl in Roma, in concomitanza con il delink di Radio Marte.

Tutto quadra!

***



... alle False Accuse



www.falseaccuse.it
http://www.whois.net/whois/falseaccuse.it

***

Prima di procedere oltre è necessaria una nota: quasi tutti i siti di seguito elencati hanno una data di registrazione recentissima. A questi sono collegati numerosi blog, del medesimo genere, situati sull'unica piattaforma che NON spenge i siti fotografici di pedofili e porno maniaci, ma si limita a censurarne previo "consenso" la visione ai soli adulti.

L'iniziativa, nata dall'idea furlanettiana di clonare l'originale gruppo "No alla violenza sulle donne" a seguito di un tentativo di difendere Loredana Morandi dalle attività di stalking di branco (primavera estate 2009, attività di stalking già in corso dal 2008), è la famigerata "campagna del fiocco Blu".

***



Di seguito l'elenco dei siti web delle clonazioni/mistificazioni a cura della Geobox.IT Srl :


www.noviolenzasulledonne.info
http://www.whois.net/whois/noviolenzasulledonne.info

***
www.bambinicoraggiosi.it
http://www.whois.net/whois/bambinicoraggiosi.it

***

www.femminedelsud.info
http://www.whois.net/whois/femminedelsud.info

***

www.comunicazionedigenere.it
http://www.whois.net/whois/comunicazionedigenere.it

***

www.comunicazionedigenere.com
http://www.whois.net/whois/comunicazionedigenere.com

***

www.genitoriale.com
Whois on Public Domain Registry
(si, è il sito di alienazione.genitoriale.com, in cui la parola "alienazione" rappresenta il sub dominio di terzo livello. Il dns del dominio principale invece puntano direttamente su http://main.vil.it/ in modo tale da indicizzare il sito della società Geobox.IT Srl)

***

www.bigenitorialita.org
http://www.whois.net/whois/bigenitorialità.org

***

www.infanzia-adolescenza.info
http://www.whois.net/whois/infanzia-adolescenza.info

***

www.paternita.info
http://www.whois.net/whois/paternita.info

***

www.ilfemminismo.it
http://www.whois.net/whois/ilfemminismo.it

***

www.centriantiviolenza.it
http://www.whois.net/whois/centriantiviolenza.it

***

www.abusologi.com
http://www.whois.net/whois/abusologi.com

***

www.dirittoeminori.it
http://www.whois.net/whois/dirittoeminori.it

***

www.bollettinodiguerra.it
http://www.whois.net/whois/bollettinodiguerra.it

***
www.cafm.it (creato il 9 marzo 2011)
http://whois.domaintools.com/cafm.it

***

www.osservatorefamiliare.com
http://whois.domaintools.com/osservatorefamiliare.com

***

***

E tutt'e de'n tratto: il coro!

www.giannifurlanetto.it
http://www.whois.net/whois/giannifurlanetto.it


*** *** ***

NOTA BENE: In questo elenco appaiiono clonati numerosi privati anche famosissimi, almeno 3 associazioni, un collettivo femminile e tutti i centri antiviolenza d'Italia. Quello che non ha capito "Issimo Neuro" è che la sua iperattività nevrotica è di per se un

"comportamento compromissorio"

*** *** ***

***** I SITI CHE NESSUNO PUBBLICHEREBBE *****



***

www.feminazileaks.info
http://www.whois.net/whois/feminazileaks.info

***

... e non poteva mancare la "pornografia"

www.ilcorpodelledonne.us
http://www.whois.net/whois/ilcorpodelledonne.us

***

A questi siti si uniscono, di diritto,
i due nuovi blog gestiti da "stefanuccio"

***

http://falsiabusi.blogspot.com

e

http://falseaccuse.blogspot.com


SE AVETE PROBLEMI CON UNO QUALSIASI DI QUESTI SITI

DI SEGUITO, IN IMMAGINE: I NOMI, GLI INDIRIZZI E I RECAPITI


https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhs2yLnvrL3ngva1CJFkcyqhaZTeQpaiwqx_kP6kjifzZ_-D61HmbDR6tpOq0n2PogSLBIpHzKiPdFRKKlWdohdB-n6CBZeH0hUO49BT-CC0cttP4uGUREMVCmUALxXP0_lTcpVHaOj-Bk/s1600/whois_vil_IT.jpg


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