mercoledì 17 febbraio 2010

Mark Bernardini e la pornografia vecchia



Quella che potete leggere sopra è la "confessione" di una prostituta da chat a me pervenuta nel lontano 2003. Una fenomenologia ripetitiva che mi induce a rilevare il meta programma criminologico degli utilizzatori della pornografia: lo stalking.

Mark Bernardini uno stalker datato 13 settembre 2003.

La pornografia di cui è latore Mark Bernardini è vecchia, unta e bisunta. Tanto che non ho neppur voglia di scrivere della sua amica, che mi adescò presso il proprio posto di lavoro (un appartamento ove la donna gestiva un sito pornografico da adescamento pro truffa, con cena e prestazione sessuale pagata in anticipo) mettendomi così a rischio di ritorsioni ad opera di loschi figuri che scoprii sfruttassero l'utenza telefonica della Fit Cisl in Roma, via di S. Giovanni in Laterano 174. Si trattava di truffatori famosissimi mi dissero alla Finanza, con una sporca mezza dozzina di denunce, avvisi di garanzia e processi in giro per l'Italia. E si, c'erano anche le foto delle quindicenni dell'Est europeo. Le prime...



Il problema politico è che Mark, nonostante sia divenuto padre, non è mai cambiato. Ed è oggi come allora un "vecchio", corrotto come una intera generazione di pseudo "sinistri", che arriva oggi agli eccessi di mettere una prostituta nel letto di Berlusconi pur di continuare a masturbarsi nel tentativo di far cadere governi incrollabili.

La Magistratura in questi anni ha lavorato nell'assordante assenza della Politica e nel buio più nero, grazie a questa generazione del falso giustizialismo.

I modi della prostituzione dei valori, poi, sono vecchi per definizione.


Si, è un bel nome il mio e suona bene: Loredana Morandi

Ieri era Mark, protettore di Gina la prostituta da chat, oggi è un Giuseppe Di Spirito qualsiasi che si è agganciato ad un sito del porno sardo protetto dai criminali di Pirate Bay (denunciati da me in quanto tali) nel tentativo di coprire i suoi reati contro lo Stato Italiano: l'azione di hacking contro i server del Tribunale di Napoli e per far passare una truffa ai miei danni dalle regioni Calabria e Sicilia.

Carta canta: lui me lo ha scritto per email di aver hackerato il Tribunale di Napoli. E lo ha fatto utilizzando la stessa email dove io appoggiavo i miei comunicati Atu alla stampa.

Una posizione granitica la mia.

I telegrammi sono di fatto "esposti" ad indicare la reiterazione di un reato.

La domanda che sorge spontanea è: Perché a Mark interessano gli affari miei?

E' presto detto: si tratta di un OPA. In pratica ha lanciato una offerta pubblica di se stesso sul mercato nella speranza che qualcuno lo compri, credendo che in ballo ci sia da gestire uno o due europarlamentari del partitino degli urlatori. Ma il suo messaggio politico è morto molti anni fa e lui non è famoso per essere un simpaticone, piuttosto per essere un pedante e litigioso "fracassone".

Della donna francamente non mi interessano le sorti da molti anni, ha scritto un libro con recensione tanto prestigiosa quanto disgustosa (domandatemi perché quel giornalista e suo ex cliente lo sbattono sempre in Medioriente e ve lo dirò documentando) e prosegue con la scrittura di blog deliranti concetti anarco insurrezionalisti, che più borghesi di così non si può.

Una cosa da conato ... a far il paio con loro, Berlusconi sembra un angioletto.

Su Facebook tra i due era la parata dell'Orgoglio Pedofilo.


Chissà, se prosegue l'amicizia tra i due in tema di pornografia e corruzioni simili, per il prossimo natale anche Mark regalerà un Pedobear alla figlioletta, magari acquistato nel negozio di Maxi Fasso (intimo sia del Di Spirito che di Cinzia Lacalamita - http://maxifasso.wordpress.com). Però, per allora, io mi riservo di denunciarlo per reati di apologia, stalking e minacce ai minori miei figli.




Purtroppo nel denunciare uno come Mark "non c'è gusto e non c'è perdenza", tanto a dimostrare di che pasta sia fatto ci pensa da se, ed è ininfluente fino alla noia che sia anche un falso "comunista" ...

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