lunedì 19 dicembre 2011

Affari Italiani. "Padri separati uniti contro le donne: boom di falsi siti, è allarme". La denuncia

Venerdì, 16 dicembre 2011 - 12:06:54

Gentile redazione,

faccio seguito all'articolo "Padri separati/Tre milioni sotto la soglia della povertà" (http://affaritaliani.libero.it/cronache/padri-separati111211.html?refresh_ce).

La pur buona pellicola televisiva di Rai Uno sulla vicenda del "padre separato" non vi induca nell'errore: Caritas ospita prevalentemente "genitori separati dai figli" tra gli extracomunitari o i comunitari soli in Italia per lavoro, quelli di fatto che si sottraggono al racket dell'impiego delle manovalanze in nero, ridotti in stato di povertà. I poveri "padri" sono così effettivamente separati dalle famiglie dai molti chilometri, che li separano fisicamente dal proprio paese di origine. Gli italiani hanno una incidenza minima, a Roma sono praticamente sconosciuti, mentre a Milano ce ne solo 5 o 6 in tutto tra i documentati che frequentino le "mense della carità".

Ciò è confermato inoltre dal dato fornito dalla ricerca Istat di recentissima pubblicazione, dedicata alle "condizioni di vita delle persone separate, divorziate e coniugate dopo un divorzio", che rileva come siano le donne a subire una involuzione economica personale e familiare dalla fine di un matrimonio. Altresì dal vostro articolo è scomparso completamente il contenuto del rapporto Eurispes 2011 sulla "condizione dell'Infanzia e dell'Adolescenza", cioè i figli, ad integrale favore di questi padri "certamente adulti" e interessati.

La mistificazione del dato della Caritas è manifattura di un pool di associazioni e di spregiudicati studi legali, interessati ad un obiettivo differenziato solo dall'oggetto statutario molto diverso da quello apparente e che non ha nulla di sociale. Le associazioni dei cd "padri separati" chiedono benefici per se stessi, gli avvocati mirano all'introduzione di una "mediaconciliazione familiare" obbligatoria che, come l'altra ormai in vigore, avrebbe come effetto immediato di far crescere a dismisura i costi di una separazione o di un divorzio per l'introduzione di altre professionalità da retribuire.

L'intero comparto associativo, invece, è coautore della campagna per l'introduzione della "sindrome di alienazione genitoriale", la P.A.S. (Parental Alienation Syndrome), con il ddl 957 - gemello "cattivo" del ddl 2454 citato dal vostro articolo - per la modifica della L. 54/2006 sull'affidamento condiviso, che ha la presunzione di inserire l'accertamento obbligatorio dell'esistenza di una presunta malattia psichiatrica, per altro priva di alcun avallo medico dalla comunità scientifica internazionale e non inclusa nel DMS IV (Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders, la cd bibbia della psichiatria) direttamente nel nostro ordinamento giudiziario.

E' utile ribadire che l'introduzione di un pregiudizio a carattere medico psichiatrico nel nostro ordinamento giudiziario subirebbe un primissimo stop in Aula con la pregiudiziale di costituzionalità, ma anche qualora fosse votata con la fiducia o a colpi di maggioranza perirebbe miseramente di fronte alla Suprema Corte Costituzionale alla prima occasione. La presunta malattia, infatti, è tale fornire uno strumento paramedico giudiziario per definire "alienato" il minore e quindi renderne inefficace la "deposizione in Tribunale". L'effetto dell'introduzione di una presunta malattia nel nostro ordinamento imporrebbe una riduzione immediata del Diritto del Minore, alla stregua di dichiarare inabili alla testimonianza tutti coloro affetti dalla sindrome di Down di ogni ordine e grado (e ve ne sono anche di laureati).

Non è un caso che la PAS sia stata usata con una distruttiva efficacia nei Tribunali americani solo per casi di violenza o abuso di minore nelle dispute di affidamento tra i genitori. Richard Gardner autore della teoria, psichiatra forense tossicodipendente ammalatosi di distrofia simpatica riflessa e morto suicida autoinferendosi numerose coltellate al petto e al collo con una mannaia da macellaio, ebbe dalla esperimentazione solo giudiziaria anche il ritorno di alcuni suicidi tra le vittime strappate al genitore protettivo e collocate dal giudice presso il genitore violento o abusante. Fortunatamente molti dei casi trattati da Gardner furono rivisitati durante lo scandalo e sanate situazioni di inenarrabile violenza ai danni di bambini e bambine. Coloro che negli states sono stati bambini vittime di Gardner oggi sono divenuti associazioni, che combattono strenuamente l'applicazione giudiziaria della teoria criminogena ai casi di pedofilia o di violenza familiare.

Allego le bozze del Rapporto Caritas pubblicato nel 2011 e i link per rivedere l'Indagine Istat sulle "nuove povertà" che conclama la povertà delle "Donne" giovani e con figli, nonché le relazioni redatte ai fini dell'Audizione presso la Commissione Giustizia al Senato sui due ddl scritte dall'Avv. Girolamo Andrea Coffari, presidente del Movimento per l'Infanzia, e dal Dott. Andrea Mazzeo, psichiatra e dirigente medico della Asl di Lecce.

Concludo con il ribadire mestamente che in tempi di grave crisi, quale quello verso il quale si avvia il Paese, la partecipazione mediatica ad una campagna che apre ufficialmente le ostilità tra i "generi" maschile e femminile può, a livello sociale, produrre gravi danni per la popolazione. Istat infatti rileva che il 75% dei genitori maschi non è in regola con il pagamento dell'assegno vitalizio per i figli e, considerando l'ampiezza del dato nazionale prodotto da Istat, è bene sospettare che si celi ben altro oltre alla povertà. Sussiste inoltre il rischio che da questa impietosa campagna nasca inoltre una nuova "affittopoli" di partito.

Vedere: http://it-it.facebook.com/people/Locmi-Odc/100002995830906

Pagine come questa che vi mostro sono esclusivo appannaggio mediatico delle organizzazioni descritte sopra e non rappresentano certo l'immagine di una Italia onesta e impegnata a risollevarsi dalla crisi, informo inoltre che i contenuti diffusi dalla pagina sono riprodotti da ben oltre 500 pagine facebook di poco differenti e un centinaio di siti web commissionati dalle Associazioni e dagli studi legali ad una società di marketing e web hosting fiorentina, la Geobox.IT Srl, il cui titolare è sotto processo presso il Tribunale di Firenze per gravi maltrattamenti familiari (il reato è stato determinato per effetto di una sentenza della Suprema Corte di Cassazione, a disposizione se occorre).

Inoltre, cosa gravissima fin in violazione della legge e contro la deontologia professionale di avvocati e medici cui è vietata la pubblicità, tutti i professionisti legati al circuito sono di fatto "pubblicizzati" da queste pagine e con ricca esposizione di indirizzi e altri recapiti.

Loredana Morandi, presidente associazione Argon - Rete di artisti contro le guerre, e responsabile della comunicazione del Movimento per l'Infanzia


Gli Allegati

ISTAT - CONDIZIONI DI VITA DELLE PERSONE SEPARATE, DIVORZIATE E CONIUGATE DOPO UN DIVORZIO

CARITAS - RAPPORTO 2010 SU POVERTÀ ED ESCLUSIONE SOCIALE IN ITALIA

OSSERVAZIONI MOVIMENTO PER L'INFANZIA SULLA PAS

ADIANTUM - I DOMINI AMMINISTRATI DALLA GEOBOX.IT SRL DI FIRENZE

Link originale all'articolo: http://affaritaliani.libero.it/sociale/falsi-movimenti-femminili-creati-da-padri-separati-contro-donne151211.html?


Gli screenshot

http://www.giustiziaquotidiana.it/public/2011-12-16_211602_AFFARI-ITALIANI.jpg

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http://www.giustiziaquotidiana.it/public/2011-12-17_135032_affari_italiani.jpg

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martedì 25 ottobre 2011

Immoralità dalla Rete: Una taglia per ritrovare Anna Giulia

Di Loredana Morandi (del 20/10/2011 @ 14:50:44, in Osservatorio Famiglia, linkato 28 volte)
Immoralità dalla Rete:
Una taglia per ritrovare Anna Giulia




La gestione strumentale della vicenda umana dei coniugi Camparini e della sottrazione giudiziaria della loro figlioletta ha raggiunto e superato la soglia dell'immoralità.

Ventimila euro per la "pelle" della piccola Anna Giulia, ormai fagocitata dal suo avvocato e dall'entourage associativo di uomini indagati, condannati o sotto processo per reati ai danni di minori o nei confronti di donne che hanno avuto la sfortuna di divenire le loro consorti.

La rassegna dalle persone che contano nel gruppo "Insieme per Stella", la bimba ribattezzata dalla redazione della trasmissione "Chi l'ha visto?", è da museo degli orrori.

Così, per non tediarvi troppo, sorvolo i casi dei parlamentari o politici amministrativi coinvolti in scandalosi festini con cocaina e transessuali e/o con denunce per il bunga bunga barese personale. A dirla tutta ci sarebbero anche i politici con storie personali di cattiva amministrazione: dal broglio elettorale, alla sanitopoli, affittopoli, parentopoli ecc.. marcatamente di destra o fuoriusciti di sinistra, ma non hanno storie particolari che interessino direttamente i costumi morali o più in generale il diritto di famiglia.

Il gruppo "Insieme per Stella" è soltanto una delle ormai circa 500 pagine false, che infestano facebook italiano. Un oscuro e psicotico pacchetto promozionale, mirato alla finzione scenografica di un associazionismo realmente inesistente, ottenuto con il credito millantato e l'abuso della credulità popolare e che, dopo i fasti di Falsi Abusi, ora è il paladino dell'import internazionale delle politiche di Nambla (North American Man Boy Love Association, gli orchi del Boy Love Day) in Italia. Colui che gestisce l'intero pacchetto è l'amministratore di una società di web hosting, già attiva nel commercio di pornografia online. Un uomo, attualmente sotto processo per maltrattamenti familiari, con la condanna già scritta e un iter giudiziario predeterminato da una sentenza della Suprema Corte di Cassazione, per mezzo della quale l'alta corte ha determinato l'esattezza del reato iscritto a suo capo dal pubblico ministero accertandola su dati di fatto.

I numeri delle risorse umane? Una ventina di persone di punta, tutti presidenti e presidentesse di associazioni vuote create con statuti copia - incolla. Poi un pugno di associati uso truppe cammellate tra ndagati, condannati o attualmente sotto processo. Personcine raccomandabili con imputazioni per stalking, percosse e altre violenze private ai danni delle donne e/o che sono rei di abusi ai danni di minori (in carcere: Sergio Murolo di Trentola Ducenta, il napoletano Enrico Perillo e i suoi due mandatari responsabili di omicidio, ed altri di famosi scandali a Torino o con condanne in primo grado fino a 9 anni e 9 mesi nella Reggio del nord).

Tra tutti spicca proprio l'avvocato dei Camparini, colui che si rende materialmente portavoce della offerta di una "taglia" per ritrovare la bambina, protetta attualmente dalle Istituzioni e da un tutore legale.

Cosa saranno mai 20.000 euro in bocca all'avvocato del pedofilo Enrico Perillo, un uomo finito in carcere con una sentenza a 15 anni di reclusione per aver seviziato una bambina come Anna Giulia, nonché il mandante dei due che hanno assassinato brutalmente la madre della piccola vittima, "Teresa Buonocore", a colpi di pistola, condannati rispettivamente a 21 e 18 anni di reclusione in primo grado di giudizio.

Cosa saranno mai 20.000 euro nella bocca dello stesso avvocato, che tempestava presso il capo della Procura contro la pubblico ministero del processo a La Monica, condannato in primo grado a 9 anni e 9 mesi per aver molestato altre bambine come Anna Giulia Camparini e reo accertato della detenzione di 399 file pedopornografici estremi sul suo computer, probabilmente soltanto perché l'ottima pm è donna.

Certo questi 20.000 euro avranno un ritorno milionario in pubblicità personale e associativa. Quindi, se è vero che la pecunia non olet, dobbiamo pur credere che questo denaro abbia una fonte reale.

Chi sarà mai il magnifico "finanziatore"? E ancora, a quale "specie" apparterrà?

I Camparini hanno già la difficile situazione di chi ha già tentato due volte contro la sorte. Ed entrambi hanno già riportato delle condanne per i due rapimenti della figlioletta, sottratta alla custodia stabilita dal Tribunale. Quale allora il progetto di offrire una taglia di 20.000 euro per rintracciare (ed ovviamente rapire per la terza volta) la bambina?

Quali e di quale entità sono gli interessi economici nel gettare al rogo questi due genitori esagitati?

Dagli articoli della stampa quotidiana online si evince che vi sia anche una donna ad amministrare il fantomatico "sostegno ai Camparini" del gruppo facebook, intitolato "Insieme per Stella". Di questa persona sappiamo soltanto che, pur essendo donna, ha sposato le politiche dei pedofili eterosessuali dell'Alice Day (il pride dell'orgoglio di questi orchi ricorre il 25 aprile e recentemente viene coperto a ricalco dalla giornata della "contro l'alienazione genitoriale") e la PAS. La stessa attuale generalessa del Diritto Familiare che pochi anni orsono, senza pensare un attimo ai suoi figli, avrebbe sposato in Comune una lesbica transessuale, salvo poi chiudere in pochi mesi ed a pubblicità esaurita la burrascosa relazione.

Questi sono gli interrogativi legati al caso Camparini. Sono fatti reali quelli ai quali io mi attengo.

Al candido lettore le preoccupanti conclusioni...

Loredana Morandi

martedì 22 febbraio 2011

Dai Falsi Abusi alle False Accuse. La vera storia del Web.

Dai Falsi Abusi...








Una piccola nota ai miei lettori per dare al web la "storia" del web.

Questo sito, l'orrore di centinaia di famiglie di minori oggetto delle attenzioni di pedofili in tutta Italia, è registrato a Torino e gestito da una società di Frosinone.
Ovvero è gestito dalla SeeWeb: il server associatosi ad IRC Azzurra.org durante la dura battaglia contro gli sfruttatori del centro elettronico universitario della Federico II di Napoli, i fondatori della Top Host Srl in Roma, in concomitanza con il delink di Radio Marte.

Tutto quadra!

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... alle False Accuse



www.falseaccuse.it
http://www.whois.net/whois/falseaccuse.it

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Prima di procedere oltre è necessaria una nota: quasi tutti i siti di seguito elencati hanno una data di registrazione recentissima. A questi sono collegati numerosi blog, del medesimo genere, situati sull'unica piattaforma che NON spenge i siti fotografici di pedofili e porno maniaci, ma si limita a censurarne previo "consenso" la visione ai soli adulti.

L'iniziativa, nata dall'idea furlanettiana di clonare l'originale gruppo "No alla violenza sulle donne" a seguito di un tentativo di difendere Loredana Morandi dalle attività di stalking di branco (primavera estate 2009, attività di stalking già in corso dal 2008), è la famigerata "campagna del fiocco Blu".

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Di seguito l'elenco dei siti web delle clonazioni/mistificazioni a cura della Geobox.IT Srl :


www.noviolenzasulledonne.info
http://www.whois.net/whois/noviolenzasulledonne.info

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www.bambinicoraggiosi.it
http://www.whois.net/whois/bambinicoraggiosi.it

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www.femminedelsud.info
http://www.whois.net/whois/femminedelsud.info

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www.comunicazionedigenere.it
http://www.whois.net/whois/comunicazionedigenere.it

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www.comunicazionedigenere.com
http://www.whois.net/whois/comunicazionedigenere.com

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www.genitoriale.com
Whois on Public Domain Registry
(si, è il sito di alienazione.genitoriale.com, in cui la parola "alienazione" rappresenta il sub dominio di terzo livello. Il dns del dominio principale invece puntano direttamente su http://main.vil.it/ in modo tale da indicizzare il sito della società Geobox.IT Srl)

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www.bigenitorialita.org
http://www.whois.net/whois/bigenitorialità.org

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www.infanzia-adolescenza.info
http://www.whois.net/whois/infanzia-adolescenza.info

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www.paternita.info
http://www.whois.net/whois/paternita.info

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www.ilfemminismo.it
http://www.whois.net/whois/ilfemminismo.it

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www.centriantiviolenza.it
http://www.whois.net/whois/centriantiviolenza.it

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www.abusologi.com
http://www.whois.net/whois/abusologi.com

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www.dirittoeminori.it
http://www.whois.net/whois/dirittoeminori.it

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www.bollettinodiguerra.it
http://www.whois.net/whois/bollettinodiguerra.it

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www.cafm.it (creato il 9 marzo 2011)
http://whois.domaintools.com/cafm.it

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www.osservatorefamiliare.com
http://whois.domaintools.com/osservatorefamiliare.com

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E tutt'e de'n tratto: il coro!

www.giannifurlanetto.it
http://www.whois.net/whois/giannifurlanetto.it


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NOTA BENE: In questo elenco appaiiono clonati numerosi privati anche famosissimi, almeno 3 associazioni, un collettivo femminile e tutti i centri antiviolenza d'Italia. Quello che non ha capito "Issimo Neuro" è che la sua iperattività nevrotica è di per se un

"comportamento compromissorio"

*** *** ***

***** I SITI CHE NESSUNO PUBBLICHEREBBE *****



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www.feminazileaks.info
http://www.whois.net/whois/feminazileaks.info

***

... e non poteva mancare la "pornografia"

www.ilcorpodelledonne.us
http://www.whois.net/whois/ilcorpodelledonne.us

***

A questi siti si uniscono, di diritto,
i due nuovi blog gestiti da "stefanuccio"

***

http://falsiabusi.blogspot.com

e

http://falseaccuse.blogspot.com


SE AVETE PROBLEMI CON UNO QUALSIASI DI QUESTI SITI

DI SEGUITO, IN IMMAGINE: I NOMI, GLI INDIRIZZI E I RECAPITI


https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhs2yLnvrL3ngva1CJFkcyqhaZTeQpaiwqx_kP6kjifzZ_-D61HmbDR6tpOq0n2PogSLBIpHzKiPdFRKKlWdohdB-n6CBZeH0hUO49BT-CC0cttP4uGUREMVCmUALxXP0_lTcpVHaOj-Bk/s1600/whois_vil_IT.jpg


post in costruzione ...

Associazione ADIANTUM: Esposto con Richiesta di Ammonimento presso il Questore di Roma

*

L'esposto legge stalking ai miei danni è nei confronti dei seguenti rappresentanti della Associazione Adiantum: signor Andrea Carta, signor Davide Romano, signor Alessio Cardinale, signor Gianni Furlanetto della Geobox.IT srl di Firenze.


Associazione Adiantum

Esposto per Stalking
con Richiesta di Ammonimento

al Questore di Roma

in corso la divulgazione dello stalking presso 265.000 utenti

in corso la pubblicazione dei dati di mia figlia
e dei suoi compagni di classe

in corso la clonazione di 3 pagine facebook che sfruttano il mio nome e i miei nomi a dominio

clicca per allargare l'immagine

http://www.giustiziaquotidiana.it/public/Esposto_questore_roma_vs_Adiantum.jpg

clicca per allargare l'immagine

http://www.giustiziaquotidiana.it/public/adiantum_amm.questore.ratifica.jpg



http://www.giustiziaquotidiana.it/public/2011-01-22_182045_La-vera-storia-di-Loredana-Morandi_131134580284380.jpg



http://www.giustiziaquotidiana.it/public/2011-01-22_182045_La-vera-storia-di-Loredana-Morandi_131134580284380_ingrandimento.jpg


In merito alla Pagina Facebook numero 131134580284380, oggi denominata http://www.facebook.com/donnadicreta, e gli account numero 100001553695717, numero 100002017451263 (già Macte Ocio, denunciato Procura di Terni) e numero 100002024899000 ultimo nato, che agiscono ai miei danni in violazione di quanto descritto dall'art. 494 del codice penale e seguenti, resta da chiarire:

A quale fine l'associazione ADIANTUM utilizza una evidente clonazione del nome di Loredana Morandi, mentre attacca il Consiglio Superiore della Magistratura, ovvero un Organo dello Stato di rilevanza Costituzionale presieduto dal Presidente della Repubblica, e la Magistratura?

Anche se oggettivamente deve trattarsi dello stesso fine per il quale i soci Adiantum clonano il nome di un famoso magistrato milanese. Una finalità sempre pubblicitaria.

http://www.giustiziaquotidiana.it/public/2011-02-22_140724_2_clonazioni.jpg


L'Associazione Adiantum da questo momento ha a disposizione le 48 ore canoniche di tempo per far scomparire quanto di seguito descritto e tutti i profili facebook falsi a questo link.

http://www.facebook.com/pages/Guida-alla-Giustizia-Quotidiana/191720284181656?ref=mf

http://www.facebook.com/donnadicreta

http://www.facebook.com/pages/La-vera-storia-di-Loredana-Morandi/147174565343888

Qualora fosse evidente l'intenzione della Adiantum e dei suoi membri e del suo webmaster fiorentino di proseguire nelle iniziative dolose, informo che nelle prossime 24 ore l'esposto si estenderà all'avvocato Gian Ettore Gassani, presidente dell'Associazione Matrimonialisti, che dopo avermi parlato al telefono è di tutto informato e consapevole dell'estrema violenza della azione prodotta ai miei danni e ai danni di altre donne, madri e illustri professionisti. I tabulati della conversazione sono già in possesso.

Si intenda con chiarezza questo scritto come la diffida che la dirigenza della associazione Adiantum/Falsi Abusi merita per il comportamento increscioso tenuto da membri, aderenti, webmaster e dirigenza ai danni di singoli e privati cittadini.

Ad oggi clonati i nomi e i loghi di importanti Società italiane e quelli di Associazioni e singoli Volontari impegnati nell'ambito della tutela dei minori dagli abusi e delle donne dalla violenza.

Loredana Morandi

sabato 17 aprile 2010

Luigi de Magistris ricicla il "motto storico" di Movimento per la Giustizia

Luigi de Magistris ricicla il "motto storico"
di Movimento per la Giustizia


articolo semi serio


"In Movimento" è il motto storico di Movimento per la Giustizia - Art. 3, la più giovane delle correnti della magistratura associata. Da oggi, il motto che ha celebrato i primi 20 anni della corrente nata nel 1988 e che campeggia da anni sul sito a cura di un illustre magistrato tecnologico, è stato "riciclato".

Un simpatico Pulcinella con una fumante pizza con "la pummarola n'goppa", l'immagine a commento di una recentissima sentenza della Suprema Corte di Cassazione sui napoletanismi lessicali della popolazione nostrana, sembra avercela proprio con il neoeletto eurodeputato.

"Non faccia il napoletano, signor De Magistris" sembra dire il sorridente Pulcinella, che da buon partenopeo è avvezzo fin dal primo dopo guerra al trovare in vendita al dettaglio i "chiodi usati", ribattuti, lucidati e spacciati per "nuovi" al mercato. Figuriamoci ora che a Napoli ci sono i cinesi, a cucire anche 16 ore al giorno le griffe fasulle per le bancarelle, se Pulcinella non è divenuto saggio. Lui sì che ne ha sentite di turiste americane gridare "al ladro", a distesa come stridule campane, sulla via di "spaccanapoli". E chissà se le poverette non avessero ancora in mano la sfogliatella di Scaturchio, offerta loro da un illustre gentil'uomo d'altri tempi e pure magistrato.

Italia dei Valori è così, è come il Carnevale. A Palermo la Jardinara Sonia Alfano ha potato due giornalisti e lavoratori (uno ero io) per far largo nell'aiuola al cavallacciu. Poco importa che nulla sappia il cavallacciu del lavoro e ragli invece di nitrire, lei l'ha fatto "responsabile per le professioni". Tant'è che in quell'aiuola non crescono vertenze o lavoratori e così ci si attrezza solo per la raccolta col falcetto dei frutti dell'orto altrui, perché la cosa importante oltre all'apparire è che sian contenti tutti i Briganti.

Io son romana signora e a queste cose non sono avvezza, cresciuta come sono con le fiabe di Trilussa amico del bisnonno garibaldino. E sì, che lui c'era col poeta trasteverino, quando non si poteva dire "governo ladro". Ma pioveva, pioveva di brutto. Pioveva proprio a catinelle e disse: "Piove Governatore!" Così domando: "
in agitazione" non sarebbe stato titolo più confacente e salutista? Il troppo movimento fa sudare, certe volte pure a "catinelle", come la pioggia del poeta... "

Il titolo l'è mediatico in quel di Milan", commenta in ultimo Meneghino nel rassicurare l'amico Pulcinella, "perché da oggi in poi il "partito dei giudici" se non son i magistrati democratici saran di sicuro quelli "in movimento"..."


Loredana Morandi

mercoledì 17 febbraio 2010

La persona che mi ha sostituita a Caltanissetta

http://photos-b.ak.fbcdn.net/photos-ak-snc1/v2110/26/111/1632632587/n1632632587_85853_1946.jpg

Questo post è dedicato al grande giurista Carlo Sarzana di Sant'Ippolito.

La persona che mi ha sostituita a Caltanissetta


La persona che potete vedere nella foto è colui che, di fatto, mi ha sostituita il 3 luglio 2009 al convegno tenutosi a Caltanissetta in conclusione del ciclo delle Giornate per la Giustizia.

La sostituzione della mia persona è avvenuta nei rapporti con la stampa locale e nazionale, sui miei comunicati aperti da ben prima del 16 giugno e della mia partecipazione come relatore in Milano.

Nulla da eccepire sulla persona se i rapporti con l'Associazione Magistrati fossero "come organizzare una uscita in discoteca", perché il signor Giorgio Ciaccio è un non dipendente pubblico, non giurista, non tecnico ATU e soprattutto non giornalista. E non potrebbe essere diversamente per la giovanissima età dello stesso.

I Fatti

In data 29 giugno alle ore 19:55 ricevevo dalla Lidia Undiemi un documento intitolato "Progetto in favore della ANM" a firma Lidia Undiemi e Giorgio Ciaccio. Un testo completamente immemore della mia esistenza e di tutto il mio lavoro, scritto e normalizzato dalla Undiemi per lanciare il suo nuovo protetto:


Io, che mi preparavo al viaggio per accompagnare l'illustre magistrato Carlo Sarzana di Sant'Ippolito al convegno organizzato dalla ANM napoletana, ove il giurista avrebbe tenuto una sua relazione, ebbi solo il tempo per una rapida scorsa che fu sufficiente solo a farmi notare che "ero stata sostituita" con Giorgio Ciaccio, anche nei rapporti con l'Associazione Magistrati.

Fu Sarzana di Sant'Ippolito, che aveva ricevuto il medesimo documento nello stesso momento, a farmi notare il particolare della costruzione sinergica, dovuta all'operato del ripugnante arrivismo. La Undiemi aveva fatto "il proprio portaborse" eliminando me, del tutto.

** non vi incanti il tono dotto: lo scritto è il riassunto "copia e incolla" di quanto è pubblicato su un sito istituzionale"


Premesso che: durante l'intera durata dei 7 mesi - sette - del mio sostegno alla vertenza degli informatici ATU, il mio obiettivo sensibile e primario è stato sempre quello di sensibilizzare la Magistratura e l'Amministrazione dello Stato sul pericolosissimo disagio costituito dalla "passerella dei volti nuovi" e dei contrattualizzati a termine presso le Aziende subappaltatrici del Ministero Giustizia con le mani sui computer della Magistratura;

Siete liberi di pensare che: la prima cosa che mi venne in mente appartiene al Regno dell'Ovvio.

Punto Primo: l'Associazione Nazionale Magistrati è costituita da delegati dalle Correnti Associative a rappresentarli sotto il profilo sindacale.

Punto Secondo: si tratta di Magistrati Togati, accolti con una cerimonia ufficiata alla presenza del Presidente della Repubblica, e anche in quanto formalmente addetti alle questioni sindacali del comparto meritano lo stesso identico rispetto e tutela per la privacy e della sicurezza personale. Soprattutto una Giunta Nazionale che ha a capo un Pubblico Ministero.

Punto Terzo: ribadii all'istante il mio ruolo e il valore speso dal mio contributo personale. Perché il lavoro offerto da Loredana Morandi per il sedicente e mai registrato in forma di persona giuridica "Comitato Informatici ATU" è pagato "secondo giustizia" anche dalla ANM, secondo i normali canoni del rapporto contrattuale di un ufficio stampa.

Lo feci allora con una email estremamente moderata e ricca di quei valori nobili, per i quali soltanto io mi attivo.



Tutto il resto è storia d'oggi: la Undiemi al mio ritorno da Napoli mi investiva con un turpiloquio di insulti derivanti dai suoi personali rapporti con la De Natale, la barese contattata in seguito anche dal Danilo Tipo di Caltanissetta in accordo con gli "atu meridionali".

I rapporti della Undiemi con la De Natale, da lungo tempo corrispondente con il circuito pro pedofili "Falsi Abusi" i cui abusi veri sono stati condannati per la terza volta dalla Suprema Corte di Cassazione nell'ottobre scorso, avrebbero portato alla salda amicizia tra Maxi Fasso e Luigi Amico, già vista e rivista l'immagine comprovante e le pubblicazioni successive date dal clonatore ufficiale del presidente di una associazione onlus che si occupa di antipedofilia e sostegno alle famiglie delle piccole vittime.

Per mera utilità personale nasce il gruppo facebook intitolato al giudice Giovanbattista Tona a cura di Luigi Amico:



E nello stesso modo il Di Spirito si arrampica sulle spalle del magistrato Felice Lima, in virtù del solo convegno realizzato a Palermo.


Sì, proprio il convegno palermitano tristemente noto per le dichiarazioni in apologia del reato di pedofilia di Gioacchino Genchi. Lo dimostra la diffusione data alle dichiarazioni stesse dagli ambienti pedofili e dediti all'apologia culturale della pedofilia. Un buon tiro colpisce sempre nel segno.


Oriana Fallaci ha scritto: Il male non sta solo nell'atto di compiere il male, sta nel non prendere posizione contro il male. Oriana evidentemente non parlava con Loredana Morandi, che personalmente trova volgari quanto odiose queste costruzioni sinergiche per la truffa e l'accettazione passiva dei reati.

A tutti i livelli: la verità su queste persone e i loro interessi è quella che si "legge online" anche oggi, con un Maxifasso colpito dal "pedohunter" e come scrive le sue "oscene definizioni"...


Ultima su Giorgio Ciaccio: io l'ho conosciuto a Roma, pochi minuti prima di girare il video con l'intervista a Francesco Barbato di IdV. Era "abbrancicato" (licenza poetica: termine in vernacolo romanesco per indicare che palpeggiava una ragazza) con la Helene Benedetti, in maglietta rossa con le altre ragazze del backstage.

Chissà che ne pensa Crocetta della puttanocrazia al maschile ...

Update: i commenti pseudo giuridici dal blog pedofilo Biagioquotidiano



Qualunque cosa sia: sappiate che la Procura di Caltanissetta dovrà declinare tutte le profferte amorose di ogni singolo delinquente interessato a depredare Loredana Morandi dei rimborsi e dei ringraziamenti dovuti dopo mesi di lavoro. In quanto con magistrati del luogo iscritti come testimoni (Tona è sul mio tabulato telefonico in data 3 luglio, quando gli affidai tutti i miei rapporti con la Stampa, finanche "scusandomi" del disturbo) sono di fatto incompetenti.

Lo Stato di Diritto non sarà cancellato per gli interessi di Pirate Bay o per la campagna elettorale per le Regionali.

La Morale è una sola: Tona, circuito per interessi personali, li sopporta per paura. Dovessi scegliere di liberarlo, mi basta dare pubblicazione del mio tabulato telefonico in data 3 luglio. Ma non lo farò perché sono dell'opinione che la sola vera capacità nell'uomo è "Liberarsi da se stesso".

Io per la medesima morale e per le minacce costanti ai miei figli sono costretta a tenervi sotto l'incudine della "parola scritta", è ovvio, ma poiché tutti i miei rapporti istituzionali e/o sindacali sono trasparenti, saranno pubblicati. Ed io non sono affatto interessata a coltivare la paura altrui se non nel rispetto della Legge e delle Istituzioni.

Presso di me nessuno spazio per le omertà mafiose di comodo...