Informatici ATU:
Edoardo Triolo poteva pagare la Morandi!
Sfido, è figlio di un avvocato! Edoardo Triolo Non era quindi il povero ragazzo a me spacciato dal napoletanissimo Giuseppe Di Spirito, nonché il ragazzo che a seguito del licenziamento ha dovuto rinunciare ai progetti matrimoniali con la fidanzata.
Attenzione: perché io sono stata indotta a scrivere un falso, essendo insussistenti anche le millantate crisi di nervi e la perdita del sonno, un falso si evince delle sue stesse dichiarazioni date da me alla stampa sotto forma di intervista. E che per fortuna io richiesi a lui in forma autografa, di cui conservo copia.
Fatta eccezione per gli ATU del Nord io sarò costretta, io dovrò denunciare per il raggiro di 6 mesi l'intero staff degli ATU meridionali, regionalmente avvezzi alla criminalità diffusa e al regime della falsificazione e dell'illecito.
Io apprendo che Edoardo Triolo è il figlio del prestigioso avvocato TRIOLO, soltanto quando per sbaglio Di Spirito si tradisce nell'atto di mettermi al corrente della sua vertenza sindacale e nel mentre mi chiede di interfacciarmi con il proprio legale, il giovane e pur onesto avvocato Cirillo, che di suo mi confermerà le reali condizioni economiche di Triolo e il consiglio del Di Spirito a seguire la linea giuridica dello studio calabrese.
UNA TRUFFA E' UNA TRUFFA, ed è composta di molti piccoli particolari.
Come anche lo sfruttamento professionale "SENZA ORARIO" della sottoscritta, nonostante sia madre di famiglia e che abbia figli piccoli: ANCHE IN NOTTURNA, come si evince dal dettato degli "inviti" per il convegno per la Giornata della Giustizia a Caltanissetta, via msn tra me e il signor Luigi Amico, che abbiamo visto essere grande amico del clonatore Maxi Fasso (immagine sopra), ovvero una persona che da 2 anni consecutivamente si macchia del reato 494 del codice penale, sostituendosi alla persona del prof. Frassi.
DOMANDA: Quanto vale il lavoro sprecato e abusato di una persona per bene?
Certamente non poteva sapere il dottor Tona, gip del Tribunale di Caltanissetta e presidente della Giunta ANM locale, che io sarei stata fatta oggetto di reati gravi, se non gravissimi, nonché sfruttata in modo tanto vile mentre assegnava quell'incarico, che io, Loredana Morandi, ho assolto dettando in forma scritta al signor Luigi Amico gli inviti per i Magistrati delle sedi distaccate e le Associazioni, per la buona riuscita del convegno per la Giornata della Giustizia di Caltanissetta.
Così, contro Luigi Amico, dichiaro il mio testimone nella persona del dott. Tona, l'unica autorità che poteva divenire seduta stante mio unico e solo referente per i rapporti con la stampa, e che inoltre è presente anche sui tabulati telefonici della mia utenza abitativa (ne ricevo l'intera documentazione da un decennio) a far data con la conclusione repentina del mio impegno per la Giustizia di Caltanissetta, a seguito di mobbing.
Quanto vale la vita umana?
Loredana Morandi
mercoledì 23 settembre 2009
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